Pulizia del greto

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articolo : Pozzo Gabriele
fonti : varie
fotografia : a tema (di Pozzo Gabriele)

6 Novembre 2024

Ogni anno una parte del greto del torrente di Recco viene messa in ordine per le sparate dei mascoli sul greto in onore della festa del 7-8 Settembre.
Ma a parte in quell'occasione è cosa rara veder dare una ripulita all'alveo del fiume/torrente Recco anche per colpa di una legislazione obsoleta e da una burocrazia insostenibile che mette in situazioni critiche i cittadini.

La quasi alluvione del 17 Ottobre scorso ha ancora evidenziato i pericoli che sorgono quando piove troppo in un periodo di tempo breve. Scrivo quasi siccome il fiume il realtà è uscito ma di pochissimo, per esempio nei pressi dell'autostrada ed a Corticella, quindi non credo sia giusto definire alluvione visto che l'esondazione al di fuori degli argini del fiume è stata limitata e minima rispetto ad alluvioni degli scorsi anni ... o di quella a Valencia.
E' vero che certe aree sono state allagate, come parte di Via Vecchia Vastato e Via Trieste, ma in buona parte è dovuto all'accumulo di acqua che scendeva dalle colline che non defluiva dentro ai tombini in quanto pieni di acqua anch'essi e dalle criticità di come sono state ideate e costruiti certi edifici e zone della città. Ma su questo numerose zone dell'Emilia-Romagna sono messe molto peggio.

Comunque alluvione o quasi alluvione il problema della sicurezza in certi casi rimane in bilico con certi eventi metereologici, in certi casi alcuni sono stati solo fortunati perché poteva andare peggio.
Ed il giorno prima non era stata diramata l'allerta rossa nelle nostre zone. Spesso viene diramata l'allerta arancione quando poi risulta una pioggerella primaverile e altre volte sempre allerta arancione quando poi arrivano piogge torrenziali.

Ma torniamo all'argomento della pulizia dell'alveo, leggendo il SECOLO XIX del 24 Ottobre 2024 scritto da Italo Vallebella venivano riportate le parole del sindavo Carlo Gandolfo "abbiamo deliberato un intervento che ha un costo di poco meno di 10 mila euro per l'asportazione del materiale lapideo che il torrente Recco ha accumulato in alcuni punti, contiamo di terminare questo intervento proprio entro il fine settimana".
Quando ho letto questa parte di articolo facendo con il mio cervello due brevi riflessioni ho storto il naso.

- In primo luogo per materiale lapideo si intende materiale di pietra.

- Meno di 10 mila euro per asportare delle pietre? Ma quante pietre ed asportate dove? Siccome asportare significa portare via da un luogo e non spostarle di pochi metri sempre lasciandole nel greto del fiume, perché così si risolve ben poco, il letto del fiume rimane pieno di pietre che da anni scendono verso la foce trasportate dalla forza dell'acqua durante queste forti piogge.
Ma poi si è capito che non era solo il materiale lapideo, ma anche materiale vegetale come tronchi, rami ... e quelli in parte sono stati spostati da intorno alle pile dai ponti a poco più in la. Come si evince qui sotto dalle foto, a sinistra sono del 24 Ottobre, a destra del 4-5 Novembre.





- Inoltre, forse l'aspetto più importante, è la rimozione del materiale lapideo da estrarre per il ripristino del livello storico dell'alveo. E' elementare capire che se ogni autunno a causa di intense piogge franano parti di versanti nel greto di fiumi/torrenti, cedono muretti lasciando sempre nell'alveo materiale lapideo alla lunga in livello del greto si alza.
Questo comporta una diminuzione della capienza di acqua durante questi eventi e di conseguenza un aumento del rischio di esondazione.
Invece ora l'importante sembra fare i ponti più alti, come quello davanti alla chiesa della Madonna del Suffragio e quello che si farà all'uscita dell'autostrada, ma riportare il livello dell'alveo come 70 anni fa forse è troppo complesso. Eppure i nostri nonni ai tempi i muretti, le case se le costruivano anche con il materiale lapideo che giace sul greto del fiume ... che da tempo è diventato intoccabile materiale del demanio.
Che poi fate ponti più alti ma il livello degli argini, della strada e delle case rimane quello. Per esempio a San Rocco il palo della luce (foto sotto a sinistra) è stato piegato, e quello prova che il livello dell'acqua è arrivato ben oltre l'argine, siccome la piega del palo è circa all'altezza della metà ringhiera.
Ma alla fine se i lavori alla foce son costati 300 mila euro un lavoro del genere nel greto del fiume costerebbe 10 volte tanto.

- E non ci dovremo scordare del materiale di scarto, ossia quel materiale che giace sul greto del fiume ma non è né lapideo e né vegetale. Lamiere, plastica, vetro e altro ancora che è finito lì per le cause più varie.



Per non andare troppo alle lunghe, oltre a storcere il naso mi son messo proprio a ridere quando nell'articolo del SECOLO XIX leggevo le parole riportate del sindaco "gli eventi calamitosi per fortuna non capitano spesso, ma il clima è cambiato e noi dobbiamo fare in modo di essere pronti a gestire nel migliore dei modi le emergenze."
Certo perché le alluvioni non esistevano il secolo scorso, per esempio il 25 Settembre 1915 non vi dice niente?
Fate un salto a controllare nella Sala Polivalente “Franco Lavoratori” di Recco fino al 17 Novembre.

Vi lascio con un aforisma indirizzato alla politica e chi ne è sucube.
"Dei problemi fanne missioni, non scuse." - Federico Mario Galli





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