4 Maggio
L'edizione numero 107 del Giro d'Italia quest'anno incomincia dal Piemonte, partendo da Venaria Reale gira intorno a Torino passando da Berzano di San Pietro, Superga, Colle Maddalena ed infine arrivo in centro a Torino.
Tra il tifo dei tifosi torinesi e quelli accorsi a Torino inizia il Giro d'Italia.
Sin dai primi chilometri si staccano dal gruppo sei corridori che guadagnano velocemente circa 1 minuto e mezzo. In questo gruppo di testa ci sono due italiani, Andrea Pietrobon e Filippo Fiorelli. Il primo GPM, di quarta categoria, è messo in cima a Berzano di San Pietro a quasi 400 metri di altitudine, proprio Fiorelli riesce a vincere il primo GPM di questo Giro.
Dopo 70 Km inizia la salita verso Superga, proprio oggi è l'anniversario della tragedia del Grande Torino, era il 1949 quando l'aereo che trasportava i Campioni Granata decollato da Lisbona non atterrò mai a Torino. Purtroppo la copiosa pioggia, la bassissima visibilità portò allo schianto dell'aereo sul muro della Basilica di Superga.
I fuggitivi hanno circa 2 minuti di vantaggio sul Gruppo.
Presto il gruppetto di testa si sfalda, in fuga restano Pietrobon, Ghebreigzabhier e Fiorelli. Mentre Barre, Debeaumarche e Calmejane perdeno terreno; anche il Gruppo ha incominciato la salita verso il GPM di 3a categoria.
Questa volta il Gran Premio di Superga lo ottiene Ghebreigzabhier che precede Fiorelli e poi Pietrobon.
A 46 Km all'arrivo in testa c'è la coppia Ghebreigzabhier - Calmejane che hanno circa 3 minuti sul gruppo, mentre i due italiani hanno perso terreno e hanno circa 45 secondi dalla testa della corsa.
La tappa si accende quando mancano circa 35 chilometri, una caduta coinvolge alcuni corridori, tra cui Pozzovivo che riparte in fretta e ritorna con convinzione in testa al gruppo dei fuggitivi.
In testa i due corridori hanno dimezzato il loro vantaggio, il gruppo ha incominciato a spingere, in testa il Team UAE scorta il suo leader Pogacar.
In testa rimane solo Calmejane che vince il GPM di seconda categoria del Colle Maddalena, ma il Gruppo si è avvicinato parecchio. Arensman perde la ruota della testa del gruppo e rimane nelle retrovie.
Si infiamma a 4 chilometri dal traguardo, quando i ciclisti devono salire l'ultima corta salita di San Vito, Pogacar ha circa 40 secondi di ritardo dal primo ed una ventina da un gruppetto con Caruso. Il giovane sloveno assalta l'ultima salita con l'intenzione di arrivare primo.
Pogacar sale veloce, alla sua ruota Narvaez, presto raggiunge e supera il gruppetto tra lui e la testa della corsa. Giusto qualche secondo e riparte, dietro a lui qualcuno tiene il suo ritmo, altri scivolano indietro metri dopo metri.
Calmejane spinge a tutta, ma Pogacar raggiunge anche lui, lo sloveno scollina per primo seguito da Narvaez. Nella discesa si riavvicina Schachmann che forma un terzetto, alla fine della discesa i tre hanno una decina secondi sugli inseguitori, Pogacar studia gli altri due e la stessa cosa fanno loro.
Manca circa mezzo chilometro, parte per la volata per primo Schachmann e subito scattano anche Pogacar e Narvaez, Pogacar ha un paio di metri di vantaggio ma Narvaez sprinta più veloce e taglia il traguardo per primo.
La prima maglia rosa va sulle spalle dell'ecuadoriano Narvaez, del Team Ineos Grenadiers, Pogacar arriva terzo dietro a Schachmann che lo sorpassa in volata.
Ottima prova di Nicola Conci che giunge 5° dietro a Baudin.
8° Antonio Tiberi
9° Attila Valter
Arriva in decima posizione Geraint Thomas con un ritardo di 10 secondi dal vincitore.