Giro d'Italia
2022

12a tappa
Parma - Genova



DESCRIZIONE

19 Maggio

Dodicesima tappa, lunga 1 chilometro in più di quella di ieri, 204 chilometri. Il Giro ha svoltato nella seconda metà di questa stupenda competizione.
Prima dell'inizio della gara di oggi i ciclisti hanno percorso 1882 Km, la classifica è molto assortita e combattuta, nell'intervallo di circa un minuto dalla maglia rosa abbiamo ben 9 corridori.

La partenza è da Parma, il gruppo transitando da Borgo Val di Taro, salirà verso il Passo del Bocco per poi scollinare e scendere fino a Carasco.
In principio la tappa sarebbe dovuta continuare lungo la costa fino a Sori, per poi salire verso Cornua, percorrere il Monte Fasce e scendere da Apparizione e poi l'arrivo a Genova centro. A quanto pare, se non ho capito male, la sicurezza sul Monte Fasce e la discesa passando da Apparizione faceva emergere dei dubbi.

Quindi la tappa fu modificata e da Carasco si percorre la Val Fontanabuona fino a Ferriere, poi si svolta a destra e, passando da Boasi (fraz. di Lumarzo) si scollina a Sottocolle. Dopo una breve galleria si gira a sinistra e si scende lungo la strada statale 45, si passa da Bargagli, si continua lungo la Val Bisagno fino al bivio per Trensasco. Un'ultima corta salita di 4 Km, da non sottovalutare, e si scende lungo la Val Polcevera fino a Rivarolo.
A questo punto, credo sia inedito, il Giro d'Italia prende l'autostrada. Vorrendo fare dell'ironia si potrebbe auspicare un ritardo di un'ora del Giro all'arrivo ... sapete come sono le autostrade.
Comunque ironia a parte, i ciclisti imboccano l'autostrada a Ge-Aeroporto transitando sul Ponte San Giorgio, ex Ponte Morandi, ed escono a Genova Ovest.
A questo punto i ciclisti percorreranno la Sopraelevata fino alla Foce, alla prima rotonda svolteranno a sinistra lungo Viale Brigate Partigiane, per poi svoltare un'ultima volta a sinistra su Via Luigi Cadorna. A quel punto un rettilineo di 1000 metri porterà al traguardo, inizialmente pianeggiante, costeggiando Piazza delle Vittoria, poi una leggera salita lungo Via XX Settembre.

Sarà uno spettacolo.
Potrei sbilanciarmi in un pronostico facendo tre nomi Bouwman, Pozzovivo e Bardet.

Per il resto vi aggiorno domani sera ...

Ecco che riassumo cosa è successo in questa avvincente tappa.
All'inizio un piccolo disguido a Demare col suo numero 111 ritarda di due Km la partenza.
Il gruppo inizia presto a "friggere", verso il 50° Km qualche corridore ritenta un allungo, il gruppo si allunga. Ma dura poco.
Dopo 10 chilometri, intorno al sessantesimo chilometro, si materializza una fuga, una ventina di corridori si stacca dal gruppo e prende il largo. Presto guadagnano secondi su secondi.
Nel gruppo dei fuggitivi ci sono nomi come Van der Poel, Buitrago Sanchez, Vendrame, Consonni, Kelderman, Rota, Taaramae, Ballerini, Hamilton, Mollema ... Insomma un gruppo ben assortito.

Dietro dal gruppo si staccano tre ciclisti con l'intenzione di riportarsi sulla testa della corsa, tre italiani Gabburo, Covili e Zardini. Il gruppo della maglia rosa procede più con calma, infatti perdono costantemente secondi dal gruppo di testa, dopo 80 Km dalla partenza il ritardo è di 3 minuti
Il gruppo della maglia rosa continua a perdere secondi su secondi.

Il gruppetto dei 3, al 90° Km dalla partenza raggiunge la testa della corsa, il gruppo maglia rosa è 4 minuti e mezzo indietro.
I ciclisti salgono verso il Passo del Bocco, prima di scollinare la testa della corsa arriva ad avere 5 minuti e mezzo sul gruppo maglia rosa.
Anche se poco dopo il gruppo riguadagna un minuto, assestando il ritardo di nuovo su 4'30", ritardo che perdurerà per molti Km.

La testa della corsa incomincia la discesa, scende verso Borgonovo Ligure, quattro minuti e mezzo dopo il gruppo maglia rosa li seguirà scendendo lungo una discesa piena di curve e numerosi tornanti.
Si entra nella seconda metà della gara, i ciclisti hanno già percorso 100 Km, ne mancano 104 all'arrivo a Genova.

In testa i fuggitivi sono 24 : Vendrame, Oldani, Conti, Buitrago Sanchez, van der Poel, Riesebeek, Covili, Zardini, Gabburo, Consonni, Kelderman, Nielsen, Albanese, Rota, Taaramae, Eenkhoorn, Schwarzmaan, Leemreize, Barta, Hamilton, Denz, Mollema, Ballerini e Sobrero.
Il vantaggio sul gruppo è sempre intorno ai 4 minuti e mezzo.
Sono arrivati in fondo alla discesa a Borgonovo Ligure, adesso si dirigono verso Carasco, il gruppo è qualche chilometro indietro.

La testa della corsa incomincia a pedalare nella Val Fontanabuona, mancano 85 Km all'arrivo, il vantaggio aumenta verso i 5 minuti.
Da riportare che i ciclisti, soprattutto i fuggitivi, oggi stanno tenendo una velocità elevata.
Nel frattempo all'arrivo giungono dei piccoli ciclisti, con intervalli variabili poi seguiranno altri arrivi come i corridori del Giro E.
I corridori arrivano velocemente verso la fine della Val Fontanabuona, si accingono a salire verso Sottocolle passando da Rossi (fraz. di Lumarzo). I ciclisti sono in netto anticipo sulla tabella di marcia, pedalano su una strada accerchiata da numerosi alberi.
Nel frattempo a Genova nei pressi del rettilineo del traguardo arriva la carovana con musica, balli e spettacolo. Nello spazio riservato al processo alla tappa si scorge il conduttore Alessandro Fabretti, Stafano Garzelli e l'ospite d'onore Elisa Balsamo, campionessa mondiale su pista.

A 55 Km dal traguardo, verso lo scollinamento a Sottocolle, scatta Rota che va a prendersi il GPM. Dietro cercanono di riportarsi sulle sue ruote Oldani e Leemreize. Il gruppo della maglia rosa ha 5 minuti di ritardo.
I tre passano la galleria e volano verso Genova passando da Bargagli.

I tre fuggitivi guadagnano una trentina di secondi dagli ex compagni di fuga.
I ciclisti arrivano in fondo alla valle, ed ecco che poco dopo li attende l'ultima salita verso Trensasco. I 3 in testa hanno un minuto sul gruppetto di cui han fatto parte per la maggiorparte della corsa. Il gruppo maglia rosa ha oltre sei minuti di ritardo.

I tre in testa, Rota, Leemreize e Oldani scollinano con 40" di vantaggio su un primo gruppetto che si è staccato dagli altri, mentre il gruppo maglia rosa è oltre i 7 minuti.
Adesso giù verso l'imbocco dell'autostra a Genova Aeroporto.
Il secondo gruppetto ad inseguire i tre in testa è formato da Mollema, Kelderman, Buitrago Sanchez e Hamilton.

I tre in testa imboccano l'autostrada con quasi un minuto di vantaggio sui prossimi inseguitori, il gruppo rosa ha 8 minuti e mezzo.
Emozionante il passaggio sul Ponte San Giorgio, ritorna alla memoria quella tragedia ancora impunita ...
La gara esce dall'autostrada e sfila sulla sopraelevata, costeggiando parte del porto di Genova, il quartetto che insegue rimane con un ritardo di poche decine di secondi.
All'inizio del rettilineo finale, l'ultimo chilometro, i tre si studiano. Dietro i quattro perdono qualche secondo.
Primo scatto all'inizio del rettilineo, ma mancano ancora 900 metri e lo scatto si spegne dopo 300 metri, si studiano, si guardano, temporeggiano.
Ancora Leemreize scatta, a seguire Oldani e dietro Rota. Leemreize non resta davanti per molto, Oldani lo supera seguito da Rota.
La lotta è tra questi due, Oldani in progressione, Rota lo affianca ma non riesce a raggiungerlo ed a superarlo.

Oldani vince davanti a Rota, terzo due secondi dopo taglia il traguardo Leemreize.
Il gruppetto dei 4 che segue (Mollema, Buitrago Sanchez, Kelderman e Hamilton) arriva con circa un minuto di ritardo.
A seguire spezzettati arrivano con ritardi a salire fino agli oltre 9 minuti di ritardo del gruppo maglia rosa.

Oldani prima vittoria per lui in carriera.
Un arrivo colmo di spettatori, tifosi dell'ecuadoriano Carapaz, altri del ciclista Covi, altri di Nibali, ma soprattutto tifosi del ciclismo.

La premiazione sul palco in Piazza de Ferrari vede un gioioso Oldani ritirare il premio, i complimenti e gli applausi.
A seguire arriva sul palco la maglia rosa indossata da Lopez Perez.
In scia compare sul podio la maglia ciclamino di Demare, poi la maglia azzurra di Diego Rosa e la maglia bianca che anche questa è indossata da Lopez Perez.
Infine il premio del Super Team va alla UAE.

E' sempre buffo vedere le decisioni di certi personaggi, un'ora prima passeggiano in mezzo alla gente senza mascherina, poi quando si tratta di salire sul palco per la premiazione spunta davanti ai loro nasi e bocche una mascherina nera. Forse gli esperti hanno scoperto che il Covid colpisce solo quando si è inquadrati dalle telecamere?

Le immagini emozionanti delle gremite ali di folla, in numerosissimi posti come Parma, Borgo Val di Taro, il Passo del Bocco, Borgonovo, il bivio di Carasco, Ferrada, Gattorna, Trensasco e ovviamente le strade di Genova sono il completamento di una gran bella tappa.

Infine, duole ricordare un altro tragico evento, la morte del ciclista belga Weylandt Wouter.
Era morto il 9 Maggio 2011 all'età di 26 anni, la si ricorda oggi in quanto il Giro ripassa proprio dove il cuore del giovane ciclista cessò di battere. Era successo a Mezzanego, caduto nella discesa dal Passo del Bocco. Purtroppo a volte succedono gli incidenti, anche mortali, il ciclista belga è stato il quarto incidente mortale al Giro d'Italia.
La sicurezza non è mai troppa, i ciclisti spessono corrono rischi, la differenza nel finire all'ospedale o all'obitorio è dovuta anche dall'attenzione mentre si gareggia, dalla fortuna e da un percorso il meno pericoloso possibile.





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