22 Maggio 2020
Sono passati 7 giorni da quando nella serata dello scorso venerdì 15 Maggio hanno iniziato a tracciare le prime righe sulla corsia di destra in Corso Italia.
Genova il giorno dopo si sarebbe svegliava con una corsia carrozzabile in meno in Corso Italia, il tratto che collega Corso G. Marconi a Boccadasse aveva ormai la corsia di destra dedicata alle bici e ad altri mezzi che ancora oggi non mi è stato chiarito quali essi sarebbero.
Dopo un giorno toccava stessa sorte alla carreggiata lato monte, sempre di Corso Italia, che collega Boccadasse alla Corso Guglielmo Marconi.
Quindi in pochi giorni Corso Italia passava da 4 corsie per tutti i mezzi (auto, moto, bus, bici) a 2 sole corsie per i veicoli (auto, moto). Mentre le altre due corsie sarebbero state dedicate alla "ciclabile" poi in seguito ridefinita "ciclabile di emergenza", comunque a mio modesto modo di vedere è più una corsia per biciclette che una ciclabile vera e propria.
Il fatto che quando una persona pensa ad una ciclabile, sebbene ce ne siano di diverse tipologie, non si immagina proprio quello che han fatto in Corso Italia.
Ma in realtà il punto critico non è tanto la bellezza o l'estetica ma la funzionalità e la sicurezza. La realizzazione di fatto è stata avviata per sopperire all'emergenza derivata dal Coronavirus e quindi usare meno i mezzi pubblici per diminuire il rischio di contagio del Covid-19. Oltre ovviamente limitare l'uso delle auto a favore di un'aria più pulita e rispirabile.
È ovvio che questa corsia per le bici e chissà per quali altri mezzi (non viene da chiamarla ciclabile) ha creato molto disaccordo su Facebook e fra i cittadini.
Molti delle persone coinvolte nel progetto di questa corsia ciclabile (progettisti, giunta comunale, e come ha detto qualcuno, partiti politici) ritengo abbiano le idee tanto confuse.
Personalmento sono una persona a cui piace andare in bicicletta, quasi esclusivamente a scopo di sport/svago ... come la maggior parte delle persone a Genova e in Italia.
Avrei desiderato dei chiarimenti ma poi ho capito che alcune mie domande erano troppo mirate, avrei voluto sapere alcune cose come :
A) Dando per completata la ciclabile che collega (Foce-Boccadasse-Foce), il prossimo tratto di ciclabile dove si realizzerà? Definire il tratto da dove partirà a dove arriverà.
B) Il prossimo tratto di ciclabile come sarà fatta? Rendering, spiegazioni, illustrazioni, dettagli ...
C) Il prossimo tratto di ciclabile quando pensate di iniziare a svilupparla/costruirla?
D) Chi può utilizzare la ciclabile (quali mezzi di trasporto), elencarli tutti. Quali mezzi non possono usare la ciclabile?
E) Cosa significa che la ciclabile non è per mezzo ludico?? I mezzi a cui è permesso utilizzare la ciclabile (bici ...) devono transitare sulla ciclabile solo se vanno al lavoro o per svolgere commissioni e non per sport/svago?
F) Quanto costa realizzare la ciclabile per intero a Genova? Costo incluso di tutto esempio progetti, materiale, messa in opera ...
G) E' permesso superare sul tratto di ciclabile (Foce-Boccadasse-Foce) un mezzo che dinanzi a me procede più lento?
H) Vi è una velocità minima per transitare sul tratto di ciclabile (Foce-Boccadasse-Foce)? E vi è una velocità massima per transitare sul tratto di ciclabile (Foce-Boccadasse-Foce)?
Sono un bel pò di domande, e ce ne sarebbero altre, il tutto per capire meglio. Intanto il perchè mai una ciclabile sulla stessa carreggiata dove transitano auto, moto e camion.
E' verissimo Genova è fatta così, angusta, compressa in quella cornice di costa e modificarla per costruire una ciclabile di nome e di fatto necessita di soldi e di ingegno. Al momento almeno uno di questi due fattori manca.
Ma così la sicurezza non migliora di molto.
Comunque dal momento che i ciclisti hanno il diritto di usare la strada carrabile come detto nell'art. 182 comma 1 il problema degli incidenti spesso viene da chi conduce i mezzi a motore che non rispettano molto le regole e non prestano molta attenzione, questo senza non colpevolizzare anche i ciclisti che guidano pericolosamente.
Il discorso che ho sentito da parte di qualcuno, circa il fatto che l'automobilista se non si aspetta un ciclista per strada in mezzo alle macchine renderebbe pericoloso per il ciclista stesso condurre il proprio velocipede nel traffico non ha senso. Un poco di senso, ma neanche assoluto, questo discorso lo può avere se parliamo di un ciclista in autostrada. Per il fatto primariamente della differenza di velocita e non per l'incapacità di vedere un oggetto che potrebbe essere grande come un motociclista.
Inoltre all'inizio la pubblicità per questa ciclabile su Facebook nel gruppo #genovaciclabile è stata tale da farmi pensare che alcuni fossero coinvolti in prima persona in questo progetto con la ovvia conseguenza che sapessero quale era il progetto nei minimi particolari.
Mi sbagliavo nel gruppo si Facebook si invita a votare, come in un partito politico alle elezioni, ma non si illustra per bene il programma che si vorrà svolgere.
Alcuni che hanno votato sono rimasti delusi dal risultato, inutile dire lontano dalle aspettative, e hanno dimostrato dissenso per la ciclabile come è stata realizzata ... almeno il tratto in Corso Italia.
Io non sono molto informato sull'argomento, ma a quanto ho sentito in giro della ciclabile si parlava almeno dal 2017. Perché proprio adesso la ciclabile è stata fatta? Cosa ha impedito di realizzarla prima?
Qualcuno di voi tirerà a mezzo il discorso del Coronavirus, che siccome l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici non è molto sicuro per il rischio di un possibile contagio.
Altri diranno per diminuire il traffico e l'inquinamento. Molti appassionati della bicicletta hanno il sogno di girare in bici per Genova.
Allora come la vedo io?
1) Il trasporto sui mezzi pubblici che fino a prima del Coronavirus era consigliato a tutti gli italiani, adesso viene messo in dubbio. Perché? Ok è vero che essendo un luogo chiuso e relativamente affollato avrebbe un rischio maggiore di contagio. Relativamente perché sui mezzi pubblici ci dovrebbero essere un limite di persone al suo interno per la storia del metro di distanza.
2) Però sapete anche che sui mezzi pubblici bisogna usare la mascherina e quindi si potrebbe stare anche a meno di un metro (come dice il DPCM). E comunque con l'uso della mascherina il contagio è pari a zero in quanto le goccioline si fermerebbero dentro la mascherina non disperdendosi nell'ambiente.
3) Tenere presente che chi va in bici non usa la mascherina (giustamente in quanto all'aperto e tiene la distanza dagli altri) ma secondo me, appunto perché non si usa la mascherina e il via vai può essere affollato rimane un rischio reale di contagio usando la ciclabile. Questo stando alla logica illogica delle linee guida degli esperti giù a Roma.
4) I mezzi pubblici se va bene, e ripeto se va bene li sanitificano una volta al giorno.
5) Nei mezzi pubblici, siccome l'affollamento non è consigliabile, c'è una limitazione di gente che si trasporta. Per sopperire a questo problema si sarebbe dovuto avere 2 o 3 volte il numero dei mezzi pubblici (bus, vagoni treni ...) per sopperire a tale inconveniente.
6) Siamo in Italia, ed è ovvio che tocco anche questo argomento, cioè il denaro speso per questa opera (la ciclabile). Quello che penso è semplice. Sapete i 36 miliardi che l'Italia ha ottenuto dall'EU con l'obbligo di restituzione e 360 milioni di interessi? Ebbene secondo me l'obbligo di usare quei soldi per la sanità o cose legate all'emergenza epidemiologica è il perché adesso potrebbero aver scelto di fare questa ciclabile. Che poi qualcuno non trovi il modo di intascarsi qualche euro dietro a questa cosa non ci credo.
7) A me pare ovvio che il progetto, se così lo vogliamo chiamare, della realizzazione di questa ciclabile sia alquanto confuso e poco preciso. Sì sono disegnate delle strisce sulla carreggiata, creando quelli che molti chiamano ciclabile, ma io non ho ancora ricevuto chiarimenti in merito. Il fatto è che non ci sono ancora le idee chiare. Esempio del tratto che da Corso Italia andava verso Piazza della Vittoria, che da progetto sarebbe dovuta passare per Piazza Rossetti, invece poi l'hanno fatta dritta lungo Corso Marconi fino alla fine di Viale Brigate Partigiane. Allego il progetto Boccadasse - Piazza De Ferrari che conferma quanto dico.
8) La sensazione è quella di un allenatore che sceglie gli undici titolari ma non dice nulla sullo schieramento in campo e sugli gli schemi di gioco da adottare per cercare di vincere la partita.
9) Ancora se questa ciclabile non è per scopo ludico ma per andare al lavoro o per le commissioni, io se verrò a fare un giro a Genova, in Corso Italia a sto punto utilizzerò l'unica corsia per le auto, con somma gioia di tutti gli autisti.
10) Infine se quello è lo scopo della "ciclabile" i bambini non ci devono andare sulla ciclabile dal momento che a lavorare non ci vanno. Oltretutto per i bambini la passeggiata rimane il posto più sicuro per pedalare.
Volgendo alla conclusione della mia personale considerazione, Genova è una città attorniata da colline, quindi il discorso della ciclabile può essere comodo in centro a Genova ma non nelle aree limitrofe. Questo per il semplice fatto che per i ciclisti in sella alle normali biciclette non è per nulla leggero pedalare sulle nostre salite.
Almeno non per la maggioranza delle persone che lo fanno una volta a settimana.
Inoltre quello che tutti ostentano è la sicurezza per i ciclisti, quando pare che questa sicurezza sia sovrapubblicizzata e peggio ancora abbia una linea di confine. In altre parole arrivati a Nervi con la ciclabile, quando ci arriverà e chissà da dove passerà (al momento è un mistero), dicevo arrivati a Nervi oltre è terra di nessuno.
Un pò come il discorso della manutenzione delle strade in periferia rispetto al centro città, si privilegia il borgo anche in maniera eccessiva per poi lasciare al degrado la periferia.
Alla fine tutto questo nasce dalle diatribe dove gli automobilisti criticano i ciclisti per i loro comportamenti irregolari o solo agevolati.
Ricordo se vogliamo essere pignoli, che migliaia di moto e motorini ogni giorno dovrebbero essere multati per come girano sulle strade, sorpasso sulla destra, sorpasso sulla sinistra con linea continua, sorpasso stando nella stessa corsia del veicolo che si sta sorpassando ... eccetera.
Ma alla fine questo conflitto fra ciclisti e il resto del mondo è realmente a causa di comportamenti illegali oppure é solo invidia e intolleranza verso un veicolo che troppo lento non deve pagare il bollo, la benzina, gira un pò ovunque e non si ferma al semaforo rosso quando non ce né bisogno?
Buon venerdì e buon weekend a tutti
Gabriele Pozzo