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La Mangialonga

RECCO

La Mangialonga di Recco al suo quinto anno.

Indice :

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PROGRAMMA

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DESCRIZIONE

25 Aprile 2018

Anche quest'anno il successo della Mangialonga a Recco è stato evidente, i 1700 biglietti venduti in pochissimo tempo ne sono la prova.
La passeggiata enogastronomica nel Golfo Paradiso è stata baciata da un sole sempre presente.

Sul Lungomare Bettolo dalle 8 si notano gruppi sempre più numerosi di ragazzi, famiglie e coppiette; senza scordarci di menzionare anche i nostri amici a quattro zampe. Infatti dalle ore 8 inizia la distribuzione del pacco "Mangialonga" e le partenze scaglionate inizieranno alle ore 9:30.
Quest'anno il percorso della Mangialonga è simile a quello della scorsa edizione con la differenza che è al contrario. Infatti dopo essere partiti dal lungomare la prima tappa è Megli, tappa che l'anno scorso era ultima prima dell'arrivo. Presso la chiesa di Megli viene distribuita la focaccia genovese con il Bicesco e buona musica cantata rende l'atmosfera ancora più piacevole.
Dopo aver ammirato ancora una volta il panorama che si gode da quassù si prosegue percorrendo le crêuze verso la prossima meta, la tappa numero 2 presso Polanesi. Dopo una bella sgambettata fra boschi e fasce in fiore ci gustiamo una buona Caponada con del Rosato toscano. Quì cambia la musica, infatti balli di gruppo e di coppia a ritmo di musica country magnetizzano l'attenzione di tutti i partecipanti, dove chi non ha fretta di sedersi al tavolo per mangiare si ferma a ballare.

Si riparte alla volta della prossima tappa. Scale e sentieri, in parte all'ombra degli alberi, che salgono fino ad arrivare a Sant'Apollinare (Sori), l'unica tappa che non è nel Comune di Recco. Da quassù dove la vista spazzia dal promontorio del Monte di Portofino sino a Genova, anche oltre se fosse limpido, ci servono trofie al pesto e Cortese di Gavi. Chi mangia al tavolo, chi invece preferisce usare come sedia il prato antistante la chiesetta. In effetti questa tappa presto si popola di molti partecipanti, persone che son partite alle 9:30 sono ancora quì mentre altre che son partite alle 11 stanno arrivando. D'altronde è l'ora di pranzo e chi ha già mangiato si distende sul prato a prendere il sole o a chiacchierare mentre la cantante (Gin) ci delizia con la sua voce.

Siamo alla terza tappa e sono le 14:30, bella sosta per il pranzo ma urge riprendere il cammino. Il sentiero che ci porta alla quarta tappa è facile, quasi tutto in piano con un paio di sali/scendi. La quarta tappa è ad Ageno, e mentre ci avviciniamo si sente già la musica che innonda la collina. Il menù continua con l'arista al forno con patate fritte e una Bonarda Oltrepò Pavese.
Molti partecipanti sazi dopo l'ennesimo pit-stop cullinario si svaccano nulle fasce in mezzo agli ulivi a prendere il sole o solamente a riposarsi, mentre musica ritmata e orecchiabile allieta i presenti, prima di ripartire verso la seguente tappa Ascensione.

Dopo un'altro tratto di sentiero che si inerpica su e giù per le colline recchesi, a tratti leggermente più impervio del tratto precedente, ma con una vista stupenda in un giorno soleggiato; si giunge all'Ascensione e tavoli all'ombra di pini marittimi e musica che è sia bella da sentire che folcloristica da osservare mentre i musicanti la suonano. Il menù quì verte con salame e pecorino con Dolcetto d'Ovada.

L'ultima tappa poco più a valle in localitàMaggiolo, prima di ritornare al punto di partenza il lungomare, serve una macedonia.
Si riparte, ormai sono le ore 18, e dopo aver percorso un tratto di strada carrabile, si inforca un sentiero verso il Lungomare di Recco ripassando dalla prima tappa che era Megli. La giornata goliardica, rilassante e sotto un sole non fioco volge al termine.

Secondo le ultime stime, gli oltre 1800 partecipanti terminano anche quest'anno la Mangialonga di Recco.

Una nota dolente che viene divulgata un paio di giorni dopo sui giornali riguarda la Caponada. A quanto si scrive questo piatto sarebbe stato la causa di alcuni malesseri, si parla di 30 persone, non bene specificati sui quotidiani nei dettagli e nella tempistica dell'accaduto.
Personalmente ho mangiato la Caponada come i miei amici e nessuno ha riportato nessun tipo di malessere. Ovvio che questi 30 partecipanti su un numero che si aggirava intorno alle 1800 persone fa sorgere più di un dubbio, inoltre il capire che i malesseri siano legati alla Caponada con tutto il cibo che si è distribuito è alquanto buffo. A meno che i giornali non la contino tutta, come spesso capita la spada di Damocle colpisce la Caponada solo perchè è la diagnosi più scontata, gli piace vincere facile.
Inoltre il percorso, come noto e ben descritto sui social e sui siti ufficiali, dopo la Caponada saliva sensa pausa verso Sant'Appollinare sotto un sole biricchino a tratti reso meno intenso dalle fronde degli alberi. La Liguria è per la maggiore fatta a questo modo e non si può non prendere in considerazione questi aspetti.
Inutile dire che chi non sia abituato a camminare in quelle condizioni possa avere dei problemini, poi magari la sudata derivata da quel caldo intenso ci può mettere un ulteriore zampino.
Dulcis in fundo, il cibo e le bevande consumate prima della Mangialonga possono essere un'altra causa. Comunque di ipotesi ce né sono a iosa, senza voler difendere nessuno si dovrebbero considerare tutti i possibili scenari.

Ho voluto mettere come immagine un fiore primaverile che è il segno di questa repentina primavera.

Nonostante abbiamo tagliato il traguardo, la giornata non è finita, un buon gelato oppure il bicchiere/bottiglia della staffa non ci pare affatto una brutta idea, i locali presso il Lungomare certo non mancano.

Spero vi sia piaciuto il mio racconto e vi diamo appuntamento all'anno prossimo.


28 Aprile 2018, un saluto da Pozzo Gabriele

P.S. Nei giorni seguenti all'evento decine di partecipanti della Mangialonga dovettero chiedere aiuto ai servizi sanitari riportando vari malesseri, principalmente problemi intestinali.






FOTO e VIDEO
Fotografie

Potete visionare le foto della Mangialonga 2018 a questo link di Facebook.

Video

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INFORMAZIONI UTILI



Testo e contenuto pubblicato il 28 Aprile 2018
ultimo aggiornamento il 14 Marzo 2019
Pozzo Gabriele


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